domenica 2 giugno 2013

Inaugurazione "Libere sequenze"



La facciata Liberty del Teatro Colombo di Valdottavo.

E' stata inaugurata ieri, 1 Giugno, alle ore 17, la mostra collettiva "Libere sequenze" presso le sale superiori del Teatro C.Colombo di Valdottavo, piccolo gioiello di architettura Liberty, a cura di Marco Palamidessi e Davide Sallustio, in collaborazione con il Direttore Artistico del teatro Silvio Bernardi e l'Associazione Spazio Leopoldo.

La mostra resterà aperta anche oggi, 2 Giugno, dalle ore 10 alle ore 22.

29 gli artisti partecipanti: Luca Alinari, Alessandro Ballerini, Beatrice Basile, Jacopo Da San Martino, Alexander Daniloff, Dariush, Raffaello Di Vecchio, Daniela Giovannetti, Chiara Lera, Mauro Lovi, Arianna Luporini, Elio Lutri, Salvatore Magazzini, Arnaldo Mangini, Marco Manzella, Emiliana Martinelli, Gianfalco Masini, Marco Menghelli, Domenico Monteforte, Alessandro Nucci, Chiara Paolicchi, Elisa Pasquini, Antonio Possenti, Giovanni Possenti, Lisandro Rota, Roberto Rota, Andrea Salvetti, Marcello Scarselli, Fabio Sciortino.

Alcuni degli artisti e gli organizzatori: Alexander Daniloff, Marco Palamidessi, Gianfalco Masini, Antonio Possenti, Elisa Pasquini, Beatrice Basile, Davide Sallustio, Chiara Paolicchi, Jacopo da San Martino, Lara Panicucci.



Chiara Paolicchi, Marco Palamidessi, Elisa Pasquini e Davide Sallustio.






Davide Sallustio, Antonio Possenti e Marco Palamidessi


Elisa Pasquini e Antonio Possenti (foto di Marco Palamidessi)

"Giuseppe Garibaldi" acrilico su tela, 80x80cm, 2011 

"Riflessioni sul concetto di serialità si ritrovano anche nel quadro di Elisa Pasquini dal titolo “Garibaldi” e ascrivibile a un più ampio ciclo composto dall’artista in onore dei festeggiamenti nel 2011 relativi ai 150 anni dell’unità d’Italia. L’immagine di Garibaldi, in questa esposizione a Valdottavo, si carica di un’importante valenza simbolica dato che proprio il 2 giugno è stato l’anniversario della morte dell’eroe nazionale. Questa tela dipinta a tempera acrilica e di grande formato raffigura un tipico busto celebrativo di Garibaldi su sfondo rosso secondo una visione molto cara agli artisti della pop-art.
L’immagine è costruita tramite campiture di colore in scala di grigio richiamando alla memoria le campiture policrome usate nelle seriografie di Andy Warhol. Il tema trattato e la tecnica si accostano molto a quella che è la cultura della pop-art la quale, però, entra in grande contrasto con la riproducibilità dell’opera della Pasquini che, vista la natura strettamente pittorica, è un pezzo unico e non riproducibile in serie. L’impiego di questa tecnica pittorica e il grande formato del quadro – che spicca per le dimensioni rispetto agli altri pezzi che erano esposti a Valdottavo – richiedono un punto di vista dello spettatore leggermente distanziato per apprezzare a pieno l’immagine rappresentata, che si compone nel campo visivo dell’osservatore man mano che si allontana dall’opera.

Daniele Micheli

Nessun commento:

Posta un commento