martedì 6 settembre 2016

Camera Filippo


Quest'anno ho iniziato a cimentarmi in una nuova esperienza, la decorazione delle camerette per bambini.
La prima cameretta realizzata è quella di Filippo, figlio di una mia carissima amica. Per lui mongolfiere di varie grandezze e nuvole sui toni dell'azzurro e del blu.




lunedì 29 febbraio 2016

Inaugurazione mostra "Shadows from the past"


E' stata inaugurata sabato 20 febbraio la mostra "Shadows from the past" dove le mie opere sono messe a confronto con quelle di un altro artista toscano, Valentino Bruschi, aretino.

"Un dialogo fatto di immagini distanti tra loro per forma, dimensione e storia. Ma è proprio quest’ultima che crea il filo conduttore della mostra. 

In una terra a cui si rimprovera un legame troppo forte con il passato – e come non potrebbe essere così – questi due autori creano opere che da esso sorgono, capaci però di vivere di luce propria.
Del resto poche cose come il passato definiscono l'attualità, che si sia sviluppata in contrapposizione a esso o che ne abbia dolcemente seguito le indicazioni. Ed è dalle “ombre” del passato, presenti al punto di venire inglobate nel frenesia quotidiana, che i due artisti traggono l'ispirazione per sviluppare la loro poetica.
Le statue classiche, che ormai fanno cronaca solo quando vengono coperte, influenzano le opere di Elisa Pasquini, che abilmente mescola uno stile dal gusto pop assolutamente limpido e pulito con quelle figure che popolano i libri di storia dell'arte, donando loro una nuova vita. E se il solo citare i libri di storia ci rimanda al tempo trascorso tra i banchi di scuola, muovendo di poco lo sguardo potremo trovare la nascita delle opere di Valentino Bruschi, che, lavorando in un mondo puramente analogico, a dispetto del risultato che potrebbe far pensare diversamente, mescola abilmente collage, pittura e fotografia.
L’esito di questo incontro artistico è una mostra che attinge al passato comune e personale per sfociare in un percorso carico di simboli e colori, tra figure e astrazione, suggerendo un nuovo modo di affrontare le ombre di un “ieri” non più opprimente nella sua grandiosità, ma spunto di nuovi e ricchi stimoli."


L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 15,30 alle 19,30, o su appuntamento. 










Con Valentino Bruschi e Silvia Rossi di ExpArt

mercoledì 17 febbraio 2016

Shadows from the past





Dal 20 febbraio al 10 marzo 2016 ExpArt studio&gallery, in via Borghi 80 a Bibbiena (AR), presenta “Shadows from the past. Sulle orme di una nuova figurazione”, doppia personale di pittura di Elisa Pasquini e Valentino Bruschi, a cura di Silvia Rossi.

L’esposizione, a ingresso libero e gratuito, sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle 15,30 alle 19,30, o su appuntamento. Sabato 20 febbraio, alle ore 17,30, l’inaugurazione in galleria con l’aperitivo offerto da Bar Le Logge. 



LA MOSTRA
“Shadows from the past” è la mostra nella quale si confrontano due artisti toscani: Elisa Pasquini, lucchese, e Valentino Bruschi, aretino. Un dialogo fatto di immagini distanti tra loro per forma, dimensione e storia. Ma èproprio quest’ultima che crea il filo conduttore della mostra. 

In una terra a cui si rimprovera un legame troppo forte con il passato – e come non potrebbe essere così – questi due autori creano opere che da esso sorgono, capaci però di vivere di luce propria.
Del resto poche cose come il passato definiscono l'attualità, che si sia sviluppata in contrapposizione a esso o che ne abbia dolcemente seguito le indicazioni. Ed è dalle “ombre” del passato, presenti al punto di venire inglobate nel frenesia quotidiana, che i due artisti traggono l'ispirazione per sviluppare la loro poetica.
Le statue classiche, che ormai fanno cronaca solo quando vengono coperte, influenzano le opere di Elisa Pasquini, che abilmente mescola uno stile dal gusto pop assolutamente limpido e pulito con quelle figure che popolano i libri di storia dell'arte, donando loro una nuova vita. E se il solo citare i libri di storia ci rimanda al tempo trascorso tra i banchi di scuola, muovendo di poco lo sguardo potremo trovare la nascita delle opere di Valentino Bruschi, che, lavorando in un mondo puramente analogico, a dispetto del risultato che potrebbe far pensare diversamente, mescola abilmente collage, pittura e fotografia.
L’esito di questo incontro artistico è una mostra che attinge al passato comune e personale per sfociare in un percorso carico di simboli e colori, tra figure e astrazione, suggerendo un nuovo modo di affrontare le ombre di un “ieri” non più opprimente nella sua grandiosità, ma spunto di nuovi e ricchi stimoli.

BIOGRAFIE
Valentino Bruschi nato a Desio (MB), vive in provincia di Arezzo dal 1981 e si è diplomato come maestro d'Arte all'Istituto d’Arte di Anghiari. Ha iniziato a dipingere in quel periodo. La sua è una pittura non tradizionale che entra nel cerchio della fantasia e si mescola al genere astratto, cercando di dialogare sempre con nuovi linguaggi ed espressioni. In continua evoluzione e sperimentazione, la sua arte ha come prerogativa l’accostare materiali (carta, cartone, iuta) attraverso i collage e i colori quasi puri, usando da quelli a olio agli acrilici, dagli smalti ai pastelli, per continuare con le chine e gli acquarelli, al fine di esaltare al massimo gli effetti e le cromie delle proprie composizioni. 
Dal 2012 fa parte del Cenacolo degli Artisti Aretini e ha partecipato con i suoi lavori alle mostre collettive del gruppo. Dal 2015 propone progetti didattici per le scuole ed espone in prestigiose collettive e personali, la più importante delle quali, “La forza del colore”, è stata presentata lo scorso agosto al Gran Caffè Ristorante “Le Giubbe Rosse” di Firenze. 

Elisa Pasquini è nata a Lucca nel 1986. Dopo essersi diplomata al Liceo Artistico Statale della sua città, si laurea in Tecnologia per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali all’Università degli Studi di Firenze.
Il suo lavoro artistico trae ispirazione da tematiche e immagini strettamente legate alla quotidianità e alla iconografia popolare, con una particolare attenzione rivolta verso il mondo della storia dell’arte, della moda e della pubblicità.
Dal 2010 a oggi ha partecipato a varie mostre collettive ed estemporanee. Tra le più importanti personali “150 Pop Tales” ad Altopascio (LU) nell’aprile 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, e “Le stanze di Ovidio”, nell’estate 2012, al Palazzo della Fondazione Banca del Monte di Lucca, entrambe a cura di Marco Palamidessi. Nel dicembre 2014 vince il II° Premio “Andare oltre si può” con l’opera “La mappa di Colombo”.
Attualmente porta avanti la sua ricerca artistica e svolge l’attività di restauratrice di beni culturali a Lucca.